Figlia di un africano, pagano fanatico, Giuliana nacque a Nicodemia, l’odierna Izmit in Turchia. L’unica cristiana della famiglia, a nove anni venne data in sposa a un prefetto pagano da cui, dopo le nozze, rifiutò l’amplesso a meno che non si convertisse ( cosa che non fece).
La condannò così alla tortura, tenuta a lungo legata per i capelli prima di farla decapitare. Giuliana riconobbe nell’angelo che le apparve in carcere il demonio che lei battè con la catena da cui era legata, umiliandolo. Le sue reliquie furono trasferite a Pozzuoli prima e poi a Cuma e Napoli.