Ricorreva dopo la festa della Pentecoste, introdotta solo nel 1334 da Papa Giovanni XXII, come festa del Signore e riflessione sul mistero dell’incarnazione, uno sguardo riconoscente al compimento della salvezza realizzato dal Padre, per mezzo del Figlio e dello Spirito Santo. Quando Dio creò l’uomo, lo fece a Sua immagine (Gn 1,27), il che presuppone che nell’uomo c’è già una lontana immagine della SS.Trinità: l’uomo possiede la mente, la mente genera il pensiero. Il pensiero, contemplato dalla mente, è amato e così dal pensiero e dalla mente scaturisce l’amore. Mente, pensiero e amore sono distinti ma inseparabili tra di loro come il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.